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3 Febbraio 2017Acciaio corten: ecco vantaggi e applicazioni di un materiale che per caratteristiche e possibilità estetiche sta diventando sempre più apprezzato e utilizzato.
Acciaio corten: l’eleganza della “ruggine”
È il 1933 quando la United States Steel Corporation (U.S.S.) brevetta per la prima volta l’acciaio corten, oggi uno dei materiali più importanti fra i tipi a basso contenuto di lega (in origine 0,2-0,5% di rame, 0,5-1,5% di cromo e 0,1-0,2% di fosforo) e ad elevata resistenza meccanica. Il nome “cor-ten” deriva, infatti, da due parole inglesi che ne definiscono le caratteristiche principali: “Cor-rosion resistance” e “Ten-sile strength”, ossia elevata resistenza alla corrosione e meccanica.
Il vero lavoro di ricerca su questo materiale si sviluppa però a partire dagli anni ‘60: è il celebre architetto Eero Saarinen ad impiegare per la prima volta il corten in un contesto architettonico, con la realizzazione del John Deere World Headquarters in Illinois nel 1964.
Inizia così la storia del metallo corten che oggi, per la sua capacità di unire funzionalità ed estetica, è largamente impiegato in tantissimi settori, dall’edilizia alla viabilità fino ad arrivare ai contesti decorativi.
L’acciaio corten, ovvero il “metallo che vive”
Il grande successo dell’acciaio corten è dovuto senza dubbio alla sua capacità di “autoproteggersi”. Questo metallo, infatti, durante il processo di ossidazione, si riveste di una patina composta da:
- uno strato esterno poroso;
- uno strato interno, molto sottile, ricco di rame, cromo e fosforo che è amorfo e impermeabile.
Questo rivestimento, in normali condizioni ambientali, si forma in circa 18-36 mesi e il suo colore varia da un arancio iniziale fino ad una colorazione bruno-rossastra. È quella che viene comunemente definita “ruggine” ma che per il corten, proprio per le sue caratteristiche cromatiche (unite a quelle funzionali), è protettiva e si presta alle più svariate soluzioni progettuali. Non solo: se questa patina viene scalfita, il processo di ossidazione riparte fino a costruire una nuova protezione. È per questo che il corten è un materiale che “vive e si autoprotegge”.
Affinché la patina si formi correttamente vi sono alcuni fattori determinanti tra cui:
- cicli alternati asciutto/bagnato;
- contatto con l’atmosfera;
- azione della luce solare;
- assenza di ristagni permanenti con l’acqua.
I vantaggi che derivano da questa singolare caratteristica sono innumerevoli. Il metallo corten, infatti:
- ha un costo minore rispetto ai normali acciai perché, a parità di resistenza meccanica, è possibile realizzare apprezzabili riduzioni di spessore e conseguenti diminuzioni di peso;
- ha un’ottima resistenza alla corrosione atmosferica che permette di utilizzare il metallo corten anche allo stato “nudo”. Il passare del tempo non rovina il materiale, ma al contrario gli conferisce quell’aspetto “vissuto” che conquista architetti e progettisti;
- può essere sottoposto a diversi tipi di lavorazione (forgiatura, curvatura, trafilatura, lavorazione a macchina, a taglio, saldatura) e questo lo rende adatto alle più svariate esigenze progettuali.
Cor-ten A, B, C: composizione e differenze
L’acciaio corten si divide in tre tipologie che si differenziano tra loro per la composizione chimica e lo spessore e di conseguenza anche per il tipo di applicazione.
Acciaio corten A
Questa tipologia di corten è definita anche “al fosforo” e presenta le seguenti caratteristiche “strutturali”:
Caratteristiche |
Resistenza alla corrosione (rispetto ai comuni acciai al carbonio) |
Spessori disponibili |
Applicazioni |
La corrosione si arresta dopo aver provocato una diminuzione di spessore di circa 0,05 mm |
8 volte superiore |
Fino a 12,5 mm |
Architettoniche |
Acciaio corten B
È il cosiddetto corten “al vanadio”:
Caratteristiche |
Resistenza alla corrosione (rispetto ai comuni acciai al carbonio) |
Spessori disponibili |
Applicazioni |
Le elevate caratteristiche meccaniche del materiale sono mantenute anche in grandi spessori |
4 volte superiore |
Fino a 100 mm |
Costruzioni sottoposte a forti sollecitazioni |
Acciaio corten C
Caratteristiche |
Resistenza alla corrosione (rispetto ai comuni acciai al carbonio) |
Spessori disponibili |
Applicazioni |
Recentemente introdotto sul mercato, ha una resistenza meccanica notevolmente superiore agli acciai di tipo A e B. |
4 volte superiore |
Fino a 25,5 mm (ad eccezione dei profilati il cui spessore max è 19 mm) |
Costruzioni sottoposte a forti sollecitazioni |
Il falso corten: imparare a riconoscerlo
Negli ultimi hanno la diffusione dell’acciaio corten è notevolmente aumentata e questo ha portato all’introduzione sul mercato di moltissime imitazioni di questo materiale. Generalmente i processi con i quali si tenta di riprodurre l’effetto corten possono essere riassunti in tre tipologie:
- metallizzazione: prevede l’applicazione di un sottile strato di acciaio corten su un’originaria superficie in acciaio al carbonio. In questo caso l’aspetto estetico è molto simile a quello del corten vero e proprio, ma essendo la base in acciaio tradizionale qualsiasi scalfitura superficiale provoca l’ossidazione del metallo sottostante senza riavvio del processo di creazione della patina protettiva;
- verniciatura: esistono delle vernici che riproducono l’effetto ruggine. In questo caso però l’effetto vissuto è di tipo “standardizzato”: viene a mancare quella componente di materiale vivo che ha fatto la fortuna del corten;
- ossidazione semplice: anche la ruggine del ferro ha lo stesso aspetto del corten. La differenza è che in questo caso con il tempo tende a rimuoversi dalla superficie, lasciando solo il deterioramento tipico del ferro.
Acciaio corten: le applicazioni
I contesti in cui il corten può essere applicato sono molti:
- forme progettuali che integrano architettura e paesaggio: in questo caso il corten è protagonista di un incontro creativo tra arte, storia e architettura. L’obiettivo è quello di rendere tangibile quel rapporto di interconnessione tra gli elementi architettonici e il contesto ambientale in cui sorgono.
Un esempio interessante, a questo proposito, è il lavoro di Cuadra nell’ambito del progetto “Brisighella Nuova 2.0 – Comunità Ospitale”: l’obiettivo è quello di creare uno spazio urbano capace di rendere migliore la vita dei cittadini e di valorizzare, in un’ottica smart, tutte le eccellenza del piccolo comune in provincia di Ravenna.
Le fioriere in metallo corten firmate Cuadra, infatti, sono state collocate in Piazza Marconi, la piazza principale del Borgo brisighellese, e si integrano con lo spazio circostante legando e assecondando l’equilibro tra estetica, funzionalità e architettura. Ogni centimetro della piazza acquista così un suo valore e si fa “verde da vivere”.
Per scoprire meglio il progetto vedere anche Le fiorere in corten Cuadra a Brisighella: un verde tutto da vivere.
- giochi di superficie: l’acciaio corten si presta molto bene anche a realizzazioni di particolari indoor/outdoor a cui è in grado di conferire un aspetto elegante ed accogliente.
- settore outdoor – arredo urbano: l’esigenza in questo caso è quella di caratterizzare gli spazi pubblici in maniera funzionale, valorizzandone l’aspetto estetico.
Un esempio interessante è la realizzazione di Cuadra per il Porto di Numana (AN): un progetto di landscape che non è solo creazione di un nuovo spazio urbano, ma fruizione dello stesso in termini armonici e funzionali. La composizione studiata prevede una serie di elementi in acciaio corten che vanno ad arredare la banchina del porto e allo stesso tempo si integrano in modo armonico con lo spazio aperto circostante: panchine, cestini rifiuti, dissuasori e fioriere in corten.
Una realizzazione che fa della bellezza estetica il punto di partenza per un più ampio progetto di ripensamento dell’area portuale in termini di efficienza: perché abitare la città significa pensare ad uno spazio che persista nel tempo, nel rispetto dei ritmi dell’ambiente.
Qui il progetto: Porto di Numana: le fioriere in Corten Cuadra…buttano l’ancora
Altro esempio rilevante è il progetto realizzato per le vie di Riccione: qui Cuadra, in collaborazione con gli architetti Angela Magionami e Paola Tassetti, ha proposto un progetto basato su un pezzo forte della sua collezione “Landscape Furniture”: il Tangreen, un sistema modulare e assemblabile che consente la composizione di infinite “isole” a partire da un singolo modulo quadrato (2x2m) che può essere scomposto e assemblato in diverse configurazioni.
Un progetto versatile, che può mutare e trasformarsi continuamente con il cambiare delle disposizioni, delle ombre, dei giochi di luce e che si presta bene a rappresentare lo stile e i ritmi della città romagnola, in maniera innovativa dal punto di vista compositivo e sociale.
Per saperne di più: Con Cuadra le vie di Riccione giocano a Tangram
- settore outdoor – spazi privati: terrazze e giardini, fioriere in metallo e contenitori: la ricerca e la sperimentazione dell’acciaio corten sta sempre più sconfinando anche nella produzione di oggetti funzionali per l’arredo outdoor degli spazi privati. Eccone alcuni esempi:
- modellazione del paesaggio: uno degli ambiti in cui l’acciaio patinabile riesce ad esprime al meglio le sue potenzialità è quello della realizzazione di profili e pavimentazioni che permettono di modellare gli spazi verdi in maniera pratica e funzionale. Le bordure in acciaio corten, infatti, racchiudono e contengono terreno permettendo di creare aiuole, dislivelli e piccole scarpate. Ecco alcuni esempi:
- rivestimenti di facciata: in questo caso la caratteristica che rende il metallo corten così interessante è senza dubbio la sua “potenzialità cromatica”. Dal momento che dipende da fattori climatici e atmosferici, infatti, il colore non è mai uguale a se stesso e questo garantisce unicità ed irripetibilità ad ogni singola realizzazione.